Festa di San Vincenzo martire

UNA PICCOLA CRONISTORIA DEL SANTO MARTIRE VINCENZO

“Nell’anno 1757 alcuni rappresentanti dell’allora cittadinanza di Gioia, fecero al Sacrario Apostolico di Roma espressa richiesta affinché fosse concesso loro un corpo di un santo martire da custodire e venerare presso il proprio paese. Il Prefetto del Sacrario Apostolico, Fratel Silvestre Merani, rispose immediatamente assicurando ai Gioiesi che avrebbero potuto ottenere il corpo di un santo martire. Gli abitanti di Gioia fecero ricadere la loro preferenza su S. Vincenzo, chiedendo che il suo corpo potesse essere consegnato ai loro rappresentati con ogni garanzia di autenticità e di veridicità. Fratel Merani inviò, in data 27 giugno 1757, una lettera di “autentica”, dalla quale risultava che il corpo del Santo era stato collocato in un’urna di legno dorata e protetta da cristalli, ben chiusa, e segnata col sigillo del Sacrario Apostolico; finalmente il 5 luglio 1757, tale preziosa reliquia, trasportata con ogni solennità a Gioia, ebbe la sua collocazione ufficiale nella chiesa di S. Maria Nuova (ora le spoglie si trovano presso la Parrocchia “S. Maria Assunta” di Gioia dei Marsi) sotto lo sguardo vigile e attento della delegazione episcopale (inviata da Mons. Domenico Antonio Brizi), di tutto il Capitolo di Gioia (composto da ben diciotto sacerdoti), dai due Sindaci Anastasio Mascitelli e Giovanni Battista de Iorijs, nonché di altri undici illustri cittadini. L’atto notarile, che stava a testimoniare dell’avvenuta consegna e del conseguente riconoscimnto del corpo di S. Vincenzo Martire, estratto dal cimitero di S. Agnese, veniva firmato dal Notar Giovanni Benedetto Marini di Gioia.

Da allora, il culto per questo santo è andato sempre crescendo, tanto che, quando se ne festeggia il “Centenario” (e cioè, ogni 25 anni da quella data del 1757) i Gioiesi tornano da tutto il mondo per rendere omaggio al loro grande Protettore”

 (Notizie attinte dall’archivio Diocesano dei Marsi – Avezzano)